19 Set FILIPPO, MONALDO, ROBIN E … IO
Che cosa posso mai avere in comune io con Robin Sharma (esperto mondiale di leadership), Monaldo Leopardi (padre del ben più noto Giacomo) e Filippo il Macedone (anche lui padre di cotanto figlio, nello specifico Alessandro Magno)?
Magari più cose, senza saperlo, ma una è certa: la passione per i libri, cui segue la convinzione che la più bella eredità che possiamo lasciare alle nostre figlie e figli è la cultura o, più prosaicamente, una biblioteca.
“Tu avrai l’educazione più raffinata e completa che un uomo possa oggi ricevere” – diceva Filippo il Macedone ad Alessandro nel IV secolo a.C. – “Potrai attingere alla mente più eccelsa in grado di elaborare pensieri fra quante ve ne sono in tutta la grecità d’oriente e d’occidente”. Aristotele in persona, per intenderci. “Ci saranno lezioni che soltanto tu potrai ascoltare, quelle che faranno di te un uomo diverso da tutti gli altri”.
In tempi più recenti, siamo nel XIX secolo, il conte Monaldo Leopardi, fine letterato ma non particolarmente abile come economo, affidò la gestione economico-finanziaria della famiglia all’austera moglie Adelaide, per dedicarsi interamente ai suoi amati studi e per seguire personalmente l’istruzione e la formazione dei figli, Giacomo in primis, per i quali creò una biblioteca di ventimila volumi (alcuni assolutamente all’avanguardia per l’epoca); biblioteca che è ancora oggi visitabile presso Casa Leopardi a Recanati.
Oggigiorno, Robin Sharma gira il mondo per diffondere i suoi concetti chiave sulla leadership e lo sviluppo personale, frutto di una vita spesa a studiare, e insegna a tutti noi, anche attraverso i suoi libri, a renderli applicabili. Uno degli insegnamenti paterni a cui è rimasto più fedele è il seguente: “Risparmia sull’affitto o sul vitto, ma non preoccuparti mai del denaro che spendi in un libro. Basta, infatti, un’unica idea trovata in un solo libro per sollevarti a un livello completamente diverso e cambiare radicalmente il tuo modo di vedere il mondo”.
In un Paese, il nostro, in cui si legge pochissimo, chi legge può fare davvero la differenza.
Quali sono i vantaggi del leggere? Ve ne elenco almeno sei:
- Apre la mente e, spesso, anche il cuore
- È ispirante e fa prospettare scenari
- Genera e muove intuizioni, idee e progetti
- È come viaggiare, incontrando l’autore e i personaggi e i luoghi
- Cambia la percezione delle cose, del mondo
- Arricchisce il lessico, anche quello emotivo
Sharma direbbe: “Se vuoi essere un leader (nel tuo settore, nel lavoro, nella vita, ndr.) devi leggere. E poi, se come me, hai l’abitudine di comprare più libri di quanti tu ne possa verosimilmente leggere, non sentirti in colpa: ti stai comprando una biblioteca. E questa è una gran bella cosa”.
No Comments